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UVA URSINA Tintura madre

L’uva ursina viene impiegata come diuretico e disinfettante urinario, oltre che come astringente. L’effetto antibatterico è dovuto all’arbutina, i cui metaboliti nelle urine liberano idrochinone, dotato di dimostrata attività antibatterica.

L’azione antisettica urinaria dell’idrochinone richiede – per manifestarsi appieno – un pH alcalino delle urine ed una concentrazione di principio attivo di almeno 60 μg/mL.

Attività biologica

Come accennato, all’uva ursina sono attribuite attività diuretiche, disinfettanti e astringenti. Tali proprietà sono state confermate da diversi studi ed è proprio per questo motivo che l’uso della pianta ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie. Più nel dettaglio, l’azione disinfettante è ascritta al glicoside idrochinonico arbutina.
Tuttavia, affinché l’arbutina esplichi la sua azione disinfettante, le urine devono avere un pH alcalino; ciò è necessario perché si generi l’idrochinone dell’arbutina, che è il diretto responsabile dell’azione antisettica.
Infatti, dopo l’assunzione orale di preparazioni a base di uva ursina – quindi, dopo l’assunzione orale di arbutina – per azione di una beta-glucosidasi, quest’ultima viene idrolizzata liberando il suo idrochinone, il quale – dopo coniugazione a livello epatico – diventa idrosolubile e viene secreto per via renale, dove torna libero ed attivo in presenza di ambiente basico.
L’idrochinone si è mostrato efficace nel contrastare le infezioni urinarie sostenute da diversi tipi di batteri, quali: Staphylococcus aureus, Bacillus subtilis, Escherichia coli, Proteus vulgaris, Pseudomonas aeruginosa, Enterococcus faecalis, Mycobacterium smegmatis, Shigella somnei e Shigella flexneri.
Un altro studio, invece, ha dimostrato come l’estratto etanolico di foglie di uva ursina sia in grado di generare ipopigmentazione cutanea. Tale studio, in base ai risultati ottenuti, ipotizza che il sopra citato estratto possa essere un potenziale ed utile agente sbiancante, da utilizzarsi per via topica nel trattamento adiuvante dei disturbi cutanei caratterizzati da iperpigmentazione.
Non a caso, in ambito cosmetico l’uva ursina trova già impiego all’interno di preparazioni impiegate proprio per contrastare le macchie cutanee (per informazioni più dettagliate in merito, si rimanda alla lettura dell’articolo dedicato “Estratto di Uva ursina nei Cosmetici”).

Uva ursina contro le infezioni urinarie

Grazie all’azione diuretica e disinfettante esercitata dai glucosidi idrochinonici – in particolare dall’arbutina – contenuti all’interno della pianta, l’uva ursina si è rivelata un valido e utile rimedio per la prevenzione e per il trattamento delle infezioni urinarie sostenute da diversi ceppi batterici.
Per il trattamento di questi disturbi, la pianta deve essere assunta internamente.
Generalmente, si consiglia l’assunzione di una quantità di droga vegetale corrispondente a 400-800 mg di arbutina al giorno (calcolata come arbutina anidra), da somministrarsi in 2-3 dosi frazionate.
In ogni caso, per maggiori informazioni circa gli impieghi dell’uva ursina nel trattamento dei suddetti disturbi urinari, si consiglia la lettura dell’articolo dedicato “Curarsi con l’Uva ursina”.

SARANDREA